Diari
Uno stralcio...
18/05/1987
...
a noi scegliere la strada dell’amore o dell’egoismo nel nostro cuore.
Stanno dentro insieme: amore e egoismo.
Scegliere l’amore, quanto è difficile!
Non desidero altro che lavorare e lavorare seriamente.
L’incertezza iniziale di fronte alla tela bianca poi pian piano
svanisce e resta la follia...
Il mio sarà oramai un travaglio che durerà tutta la vita.
07/10/1990
Non puoi neanche suicidarti cara tartarughina mia.
Te lo impedisco io?
Consapevolezza della solitudine.
Consapevolezza della non speranza.
La vita e l’arte!
La vita: essere consci di sé.
Non più la fatica.
Nemmeno attesa. Nemmeno niente.
19/01/1992
La bocca aperta e la voragine è colma di colore.
La bocca aperta e un getto rosso, corposo, caldo, liquido,
solido e violento e amorevole e dolce e impossibile mi esce.
Eccolo là il pezzo, la carta, l’anima sconvolta e vogliosa...
eccola si muove, sta riscoprendo la vita!
05/05/99
Esiste un giorno in cui arriva il vento,
un vento forte ma tiepido.
E’ come se lo aspettassi da tanto,
ti intimorisce...
E’ il vento
del tuo momento,
è il momento della tua occasione:
o cresci
o resti fermo per il resto della vita
rimpiangendo il rischio che hai avuto paura di correre...
E’ il tuo momento,
lo senti dentro quando è arrivato;
il vento ti aiuta nella scelta
portando via ciò che non ti serve più:
muri di porcellana, rifugi sicuri.
Trattiene quello che è giusto salvare.
Passato l’uragano,
ti ritroverai stordito in mezzo ad un cammino
da cominciare.
E ti sentirai leggero.
30/06/1999
...
L’artista è un presuntuoso.
L’artista vuole lasciare il segno,
magari un graffio...
si affanna,
si arrabatta,
si stanca,
si delude,
si sente rifiutato,
si sente in diritto di non essere rifiutato...
quante buffonate!
Potrebbe contemplare la vita, la creazione
e cantare per il poco tempo che gli è dato
fregandosene del resto.
Sarebbe e basta!
L’artista è stolto.
11/02/00
Mi sento svuotata,
nemmeno stanca,
ma il cervello sente la fatica del pensiero.
Vorrei l’abbraccio,
vorrei il calore per l’abbandono
“...e il naufragar m’è dolce in questo mare”
ecco!
il naufragio delle fatiche
tornata dai campi
con la pelle bruciata dal sole.
Il frutto della mia fatica?
Estasi e tormento.
Ma il tormento non sta nell’arte.
L’estasi è dell’arte;
il tormento non fa parte del dono
anche se ti aiuta a comprenderlo.
L’arte è solo bellezza,
è lei che dà
e monda il tormento.
Io procedo per lei,
lei per me.
23/08/02
Il rischio nell’arte
L’artista rischia la sua onestà,
i suoi valori,
si mette in gioco,
fa un salto nel buio
e l’esperienza precedente, se tenuta cara,
gli indica la strada.
Egli è sempre solo.
Ogni lavoro è una piccola vita
ogni tela è un sentiero sconosciuto;
il cuore lo porta
inconsapevole del risultato;
nulla lo ferma,
l’avventura è il suo mestiere!
Raccolte poetiche
Uno stralcio...
Canto
Canto
il tuo svelarti piano:
cuore incappucciato
rosso e nero.
Di contro
il tuo petto, le tue mani,
le gambe e i piedi.
Canto
il mio svelarmi
incerto e sospeso:
cuore e antenne pronte
all’azzardo.
Di contro
il mio seno, la mia bocca,
le gambe e i piedi.
Abilità
Abile sei.
Tieni sospesa la tua assenza
finché monta la mia voglia.
Poi d’un tratto
la tua voce
riappiana la montagna.
Corazza
Corazza assumo
come pellicola di vinavil
e spalma spalma
poco penetra ancora:
qualche goccia
che carta assorbente
asciuga
col balsamo dell’arte.
Il rosso
resta sotto,
il nero sopra
copre.
Valori reconditi
salvano la mia dignità.
Poco,
se non il tuo volto,
s’incunea
cercando interstizi,
il tuo potere legato.
Farfalle bianche
delimitano
e salvaguardano
giardini
che ancora
non possono fiorire.
Vita
Vita
che induci a procedere,
dietro l’angolo
rischio d’abisso,
cosa trovo?
Brandello di cuore
abbandonato
ancora pulsante,
per anni smarrito.
Si riattacca,
puzzle mancante,
al mio rosicchiato
coperto di pelo grezzo,
come nei sogni infantili
dove paurosamente
mi aggrediva
e,
altro da me,
mi costringeva a integrazione
fasulla.
Ora è
vitale linfa
per un cammino
ostinatamente creduto.
NEMMENO LA BESTIA AZZARDA (anno 2013) Ed.Campanotto
Uno stralcio:
IN CORSO E' bene che mi preoccupi E’ bene che mi preoccupi dello scialo, Spreco è l’ordine a cui obbedisco Orsù animo! Ràspati, raccogliti,
DELLA NATURA TUTTA Fine agosto Ombre brodose di fine agosto:
SULLA LEGGE E SUL DIRITTO Sul libero arbitrio La Vita s’adopra sul libero arbitrio Sapienza e coscienza di padri e madri L’io prepotente
DELL’ESSERE Del mondo Aggrappata sto alla cultura. Aggrappata sto al filo di seta, Di vita Di false spallucce Del mondo. Di coloro Di coloro che scartano appena Non sanno che ventura
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